Ciao sono Tiziana e sono una alcolista,
perché nel titolo di questa mia testimonianza lascio intendere che l’alcolismo sia per me una sorta di terra di mezzo? Da un lato certo che lo conosco, ne sono caduta vittima per una decina di anni, dall’altro durante tutti quegli anni rimasi convinta che l’alcolismo era quello che “avevano” i senzatetto alla stazione. Nell’ultimo periodo del mio alcolismo attivo vivevo in un ( brutto ) mondo tutto mio, eppure non ero dissociata dalla realtà. L’alcolismo mi impediva di avere una relazione stabile e gratificante..eppure senza alcol non riuscivo a socializzare. Lavoro ed alcolismo? Lasciamo stare mi verrebbe da dire, eppure non nego che in certi frangenti un bicchiere d’alcol mi ha dato il coraggio di affrontare e superare in qualche modo situazioni lavorative per me altrimenti ingestibili. Non mi vergogno di dirvi che l’alcolismo per certi aspetti mi ha aiutato a concepire mio figlio e poi sempre l’alcolismo mi ha fatto rischiare di non vederlo mai più. Questa mia testimonianza giocata sul filo del paradosso, per comunicarvi quanto sia stato subdolo e potente l’alcol nella mia vita, ma paradossi a parte una certezza l’ho maturata: l’alcol mi stava uccidendo di una terribile e lenta agonia.